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Spagna e
Portogallo Agosto 1995
Viaggio stupendo! La parte Nord della Spagna, la meno turistica, è
semplicemente meravigliosa: medioevale, selvaggia, combattuta dall'Atlantico.
Se non siete spinti da una forte motivazione religiosa, non fermatevi a Lourdes potreste
rimanere delusi. Dopo il passo di Roncesvalles, confine tra la Francia e la Spagna, a
Puente la Reina inizia il "camino de Santiago" la strada dei pellegrini
diretti a Santiago de Compostela.
Abituatevi subito ai diversi orari iberici, il pranzo è alle ore 14, la cena verso le 22,
ma non è una questione di costume, tutta la giornata è spostata in avanti: alle 8 del
mattino vedi ancora la nebbia e la rugiada mattutina.
Sangria, Porto e Paella a volontà! I prezzi sono medi, si cena con 30-40.000.
Montpellier
Bella città. Ma per noi era solo una tappa di avvicinamento. Quì
Chicco ha avuto un piccolo incidente stradale, purtroppo quando si viaggia bisogna tenere
in conto anche inconvenienti di questo tipo. Dopo Montpellier, verso Toulouse,
si incontra Carcassonne: città ricostruita in stile medioevale.
Lourdes
La città santa del sud della Francia ci ha lasciato interdetti, non
abbiamo respirato un'atmosfera religiosa e mistica ma, al contrario, ci siamo trovati di
fronte una realtà quasi ospedaliera e da grande fiera del dolore. La strada principale
che porta al santuario è ricoperta di bancherelle che vendono di tutto. Anche in albergo
il disagio era presente, l'odore di disinfettante era in tutto...
Da Tarbes abbiamo risalito un pezzo dei Pirenei, fino al famoso Col
du Tourmalett, intrepida tappa del Tour de France.
Puente la Reina
A Roncisvalles si può visitare un ricco Monastero. Il
nostro viaggio è proseguito attraverso Pamplona, la capitale della Navarra,
per arrivare a Puente la Reina.
Quì inizia il Camino de Santiago ed era il punto di ritrovo dei pellegrini
provenienti dalla Bretagna e dalla Francia o nord Europa per Santiago.
Gijon
Città portuale ma anche monumentale. Famosa sopprattutto per le belle
spiagge, come quella di San Lorenzo. Sul lungomare, cosidetto Muro di San Lorenzo,
si trovano una miriade di negozi, locali notturni e ristoranti. Quì abbiamo fatto il
primo incontro con la paella, ne abbiamo mangiata così tanta da star male....
Abbiamo dormito in un ex mulino, uno dei tanti luoghi caratteristici spagnoli
ristrutturati dall'ente turistico per farne alberghi chiamati Paradores.
Corcubion
Siamo entrati in Galizia, l'ultima terra a occidente della penisola
iberica bagnata dall'Oceano. L'incontro più spiacevole è con il txirrimirri, la
pioggerella fine dal nome inpronunciabile che frequentemente cade su questi posti,
rendendoli simili alla Scozia o alle coste irlandesi.
Subito dopo Gijon si incontra Aviles, nota come il paradiso dei surfisti.
A La Coruna il centro storico sorge su una penisola protesa verso
l'Oceano, emozionante la vista dai Miradores, le ampie vetrate dei palazzi
bianchi della Pescaderia, la città moderna.
In Corcubion abbiamo incontrato una nebbia talmente fitta da non vedere
il faro, presenza fissa del piccolo paese di pescatori, con il suo incessante urlo: Boooo!!
Santiago de Compostela è la meta dei pellegrini di tutto il mondo,
notevole il Botafumero: immenso incensiario posto dentro la cattedrale.
Nel ritorno verso Corcubion, dove abbiamo alloggiato, ci siamo recati a Cabo
Finestrera, leggendario luogo romano di adorazione del sole, un braccio di terra
granitica che termina con un faro.
Porto
Situata alla foce del Douro è necessario ricordare la chiesa e il
campanile dei Clerigos del 1710. Il campanile è il punto più alto di tutta la
costa ed è sempre servito ai marinai come punto di riferimento nella navigazione.
Città bella ma estremamente povera nella periferia. Abbiamo mangiato carne de puerco
alla ajenteiana, maiale tagliato con sugo di vongole, ed eravamo alloggiati nel
paesino di Vila Nova de Gaia. Assolutamente da prova il vino liquoroso
omonimo...
Lisbona (Lisboa)
Lungo la strada che da Porto scende a Lisbona si incontra Batalha,
la chiesa più suggestiva del Portogallo. Chiamato il Santuario della battaglia l'opera
non è mai stata portata a compimento. Esistono solo i muri, il pavimento e il colonnato,
senza soffitto. Il vuoto e il cielo sono il loro tetto.
A Tomar si può ammirare la roccaforte dei Templari con la più
celebre finestra Manuelita di tutto il paese.
Prima di entrare in Lisbona, si tocca il punto più triste del viaggio,
le favelas che dall'uscita dell'autostrada si estendono per 10km.
I soli modi accettabili per spostarsi a Lisbona sono i tram e i taxi. I taxi verdi e neri
si muovono con estrema destrezza nel traffico e costano una inezia. Il tram, chiamato èlectrico,
arriva dappertutto. Un percorso su misura potrebbe essere con il numero 28 che si
arrampica per il Barricio Alto e Alfama Graca o il 16 che arriva alla torre
di Belèm.
Non potendo dirvi tutto quello che si dovrebbe visitare, vi consigliamo il quartiere dell'Alfama,
il nucle più antico della città e dedalo di becos, vicoli dall'aspetto di una
casbah araba, fitto di cortiletti, scalinate e piazzette.
Lasciato Lisbona, la strada scivola piacevolmente lungo la sponda settentrionale del fiume
Tago, verso l'Atlantico. La strada, poi, si inoltra tortuosamente nell'interno per
raggiungere Cabo de Roca, il punto più a Ovest dell'Europa continentale,
sovrastato da un grande faro giallo e rosso che s'innalza da una casa bianca.
50.000 visitatori lo raggiungono ogni anno per farsi rilasciare dal locale ufficio
turistico un diploma che certifica la loro impresa sul lembo più occidentale del vecchio
continente.
Burgos
Burgos è una cittadina medioevale con stupendi monumenti storici e una
cattedrale di strordinaria bellezza gotica. Essa è anche la città del Cid Campeador
le cui spoglie si trovano all'interno della cattedrale.
Bayonne
Siamo entrati nel cuore dei paesi baschi, tra la Sierra de
Urbasa e la Sierra Aralat, dove abbiamo passato i paesi di Salvaterra,
piccolo centro medioevale, Idirabal, Beasaiu, Tolosa,
famosa per i berretti baschi e la pasticceria.
Infine abbiamo toccato di nuovo l'Atlantico e proseguito per Biarrtiz e Bayonne,
in Francia. |
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